giovedì 14 febbraio 2013

ZOOMIT / SANREMO - Miserie e Dolori part2


Seconda serata del Festival.
Mezz'ora di ovazioni alla giacca di Domenico Modugno.
E poi via con la passerella.

Vorremmo partire con un quesito che potrei fare a tutti i parrucchieri del pianeta.
Ma che tinta ha di capelli Malika Ayane (si pronuncia Aian non Aiane, come puntualizza lei)?
Cos'ha usato? La candeggina? E soprattutto, perché nessuno le ha detto niente, nessuno l'ha fermata?




Bar Rafaeli ci è cascata. L'effetto fata turchina lo vince lei. Molto bella, sia chiaro, ma in bilico tra la Barbie e la suddetta fata.


Per non parlare di questa tutina. Ma io dico, Roberto Cavalli, vuoi usare il pizzo? Usalo!
Ma cosa sono 'ste braghe???


Carla, vuoi diventare una persona comune? Non è che vestendoti da impiegata delle poste puoi entrare nei cuori italiani. Sei figa, sei ricca, sei furba. Vestiti di conseguenza. E smettila di cantare ti prego. Produci qualcuno con talento piuttosto.


Annalisa (ma poi chi è?) ha nostalgia degli anni '70, dello chiffon e delle luci soffuse delle foto di Playboy dell'epoca. Non posso immaginare altri motivi per giustificare la scelta di indossare un paio di mutande di pizzo e una camiciola trasparente per presentare la sua canzone.


Di Filippa Lagerback elegantissima in raso nero, non c'è niente da ridire, se Fazio a "Che tempo che fa" la facesse parlare di più magari potremmo scoprire di più di lei.



La Littizzietto supera a pieni voti anche la seconda serata.
Il primo, bianco e morbido con collare luminoso e bracciale che richiama il dettaglio, nonostante un lieve effetto sacco, è molto elegante.
Il secondo con lo strascico è da dimenticare, ma la perdoniamo, forse voleva pavoneggiarsi un po' anche lei.
Il terzo è straordinario. Scollatura a V, una cintura color rame e effetto palloncino sui fianchi che le sta perfettamente.
Aquilano Rimondi quante ne sai!




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